sabato 3 dicembre 2016

L'ansia, una catena che imprigiona ma che può essere spezzata.

L'ansia, una catena che ci imprigiona.

L'ansia si manifesta in varie forme. Una di queste è proprio la sensazione di avere a livello dello stomaco un blocco, una catena che non riesce a sciogliersi.
Che cos'è? E come si può districare?
Questa ingombrante e fastidiosa presenza è una tensione muscolare creata da una serie di emozioni in conflitto tra loro che sono scaturite da un episodio vissuto o comunque da un ricordo riaffiorato nell'inconscio. Queste emozioni sono in un certo senso il "vorrei ma non posso" che intrappola molte persone nella quotidianità, ad esempio: "vorrei potermi permettere di arrabbiarmi con quella persona che mi ha trattato così in ufficio, ma non posso perchè se poi lo faccio chissà cosa succede, chissà cosa pensano gli altri di me!"

Come si può districare la catena? Sembra facile, ma non lo è, non basta solo sapere ma ci si deve permettere di superare le proprie sovrastrutture e concedersi di sentire le proprie emozioni e viverle nel modo più costruttivo possibile. Per fare questo, spesso serve uno specialista che aiuti a fare proprio tale lavoro di riconoscimento dell'esperienza emotiva personale. La tecnica secondo me migliore per affrontare questo problema è l'ISTDP, che io stessa utilizzo nelle sedute con i pazienti che seguo e con la quale sto ottenendo ottimi risultati e di cui prossimamente vi parlerò più in maniera più approfondita.  

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